Religione e pedofilia: il governo dov’è? (E allora Bibbiano?!?)

Due insegnanti di religione arrestati per pedopornografia nel Lazio. Si conoscevano e si scambiavano immagini e video di stupri su minori e rapporti tra adulti che coinvolgevano anche sacerdoti, scrive fanpage.it

Federico Tulli – Vale sempre la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva ma fatti di questo genere emergono mediamente in Italia almeno una decina di volte l’anno. Trattandosi di pedopornografia il numero delle vittime è imprecisato e mostruoso. Centinaia, forse migliaia di bambini e minori stuprati e “rivenduti” nella rete.

Quello che mi sconcerta non è più tanto l’indifferenza dell’opinione pubblica – ci ho fatto il callo (l’articolo di cronaca su Fanpage condiviso solo una settantina di volte e nessun commento) – quanto quella del governo e delle istituzioni laiche. In particolare, di questo governo e di questo parlamento.

Il silenzio di vetro, l’inerzia dei potenti di turno di fronte ai crimini compiuti in ambito ecclesiastico sono i più grandi alleati dei pedofili in tonaca e di chi li protegge.

L’Italia è rimasto l’unico grande Paese a tradizione cattolica a non aver MAI realizzato un’inchiesta governativa o indipendente sulla pedofilia nella Chiesa nonostante gli allarmi degli esperti (anche da dentro la Chiesa stessa) e le stime raccapriccianti che ogni tanto riescono a bucare la censura vaticana e della Conferenza episcopale italiana.

Allo stesso modo sono complici dei pedofili le parole vuote di circostanza tuonate con cipiglio studiato davanti allo specchio proferite dal celebratissimo papa Bergoglio e dai suoi gerarchi di tanto in tanto per dare l’idea di agire per il bene dei bambini.

Moniti, condanne verbali e buoni propositi farlocchi come l’indignazione della destra cristiana e cattolica (oggi al governo) che anni fa urlava “e allora Bibbiano?!” e che oggi vorrebbe rendere obbligatorio il crocifisso nei luoghi pubblici, come durante il Ventennio.

Di tutto ciò sono ben consapevoli i pedofili preti, liberi di agire pressoché indisturbati. Finché qualche vittima, in completa solitudine, non riesce dopo immane sforzo a far crollare il muro di inaccettabile e disumana ipocrisia e complicità con questi criminali.

Ma vi pare normale?

L’articolo di cronaca su FP

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